Le vacanze ormai sono già un ricordo. Sono di nuovo in pista. La città risponde bene. Il traffico? è intenso, grazie.
Rincominciano le frequentazioni con gli amici autunnali. Ma anche invernali. Eh? primaverili, estivi? sì vabbè insomma quelli che lasciamo prima delle ferie e ci diciamo “ehi ci si rivede a settembre eh? Che poi ce la raccontiamo…” sai che spasso?
Ancora piano, però, chè si deve rodare. È logico che si parta di nuovo. È come un girotondo e, dato che gira, alla fine ripassi sempre lì, da quel punto, proprio vicino alla pozzanghera che avevi bellamente saltato per non finirci dentro a sporcare i tuoi splendidi piedini. La settimana prossima farò il solito post ?è finita? o ?tutto uguale tranquilli? ma già da ora comincio a vedere la pozzanghera. Tra l’altro, chi ha figli, mi è testimone. Questo è il periodo dell’anno più ricco, intenso ed articolato. Sei ancora in preda alle sensazioni estive. Il ricordo è ancora forte. Ma la vita non è ancora lineare, semplice. C’è la corsa, la preparazione all’autunno. Spesso ci dimentichiamo che, il 7 settembre, è ancora estate. Strano perché il tempo è propriamente estivo. Io mi sono sposata in estate, anche se era sul solstizio d’autunno? e… curioso, mi sono anche separata d’estate, sempre in settembre.
Settembre è proprio un mese frenetico. Riparti, come se fossi stato in letargo. Cominci una vita nuova, ti guardi allo specchio con attenzione, tiri le somme, fai le tue valutazioni. Non è a fine anno che si fanno le valutazioni. Ma a settembre.
A settembre riprendono tutte le operazioni di ricomincio. La città. I paesi. I comuni. Le piazze. Le vie. Le case. I giardini e gli appartamenti con i loro balconi. Tutto pare avere un’aria diversa. Improvvisamente la pausa estiva ci ha reso ancora più creativi, laboriosi.
E miglioriamo. I capelli sono decisamente più lunghi, a meno che non li hai tenuti corti. Gli occhi sempre più esperti nel guardare le cose. La mente realizza pensieri quasi nuovi, inusuali. È un mese in cui si può pensare di preparare il corpo all’innamoramento. Perché se non ti sei innamorato d’estate, sicuro che ti innamori in autunno. Più o meno. Mi viene da pensare alle numerose colleghe ancora single. Ai numerosi amici, conoscenti che ancora non hanno una persona con cui condividere le giornate, le settimane, i mesi, la vita intera. Siamo animali nati per riprodurci. Non possiamo stare soli. Non possiamo. Li guardo, tutti loro, i single. E vorrei sistemarli fra loro stessi. Ok, domani presento Elena a Max. Sì. Federica potrei presentarla a…. Accidenti è troppo carina quella ragazza, come fa a non avere nugoli di fans? Eheheheheh io alla sua età? ohhhhh alura? E si ricade sempre nel vortice. Anzi no. Si passa sulla pozzanghera. Si sono di nuovo inzuppati i piedi e, mentre li asciugo, per un momento il sole di Alba Adriatica ha di nuovo riscaldato la mia pelle e mi rivedo sulla sabbia con aria sognante a… ops, leggere??? Muahahahahha?. Eh sì! Belle vacanze! Veramente belle.
Ok dai, la prossima volta andrà meglio: scriverò con più tempo a disposizione ed un nuovo argomento da sviscerare con il cervello, non con il cuore…
p.s.: è bello ritrovare i propri riferimenti. A volte è bello anche imbrattarsi i piedi nella pozzanghera e renderti conto che in un anno i capelli sono più lunghi di quindici centimetri. È bello entrare in questo mondo parallelo, che a volte ha voci, volti, profumi, e ritrovare i propri riferimenti, i paletti che ti aiutano a portare avanti in modo stabile e/o instabile i tuoi pensieri. È bello.