Quante persone nella propria vita si sono trovate nelle condizioni di doversi relazionare per sottoporre un disagio, di fronte ad una situazione specifica?
Soprattutto nell’ambito lavorativo, quotidianamente, si devono gestire situazioni che si evolvono spesso in negatività o difficoltà di varia natura. Se chi ha in carico il “problema”, che spesso deve essere anche il risolutore dello stesso, si pone al proprio referente sottoponendo solo l’incertezza ottiene, quale risultato, un atteggiamento da parte del referente di disagio e nervosismo. Il referente, spesso, di fronte a questo atteggiamento, ha una reazione d’impulso, non ragionata, che può determinare cattivi rapporti e repliche spropositate.
Il vero risolutore sa porre le difficoltà in modo positivo e propositivo, in modo da sottoporre la questione facendo emergere le negatività ma evidenziando un’idea, una proposta, una soluzione: per far sì che la “difficoltà” emersa diventi solo un punto superabile.
Quest’arte, l’arte di saper trovare soluzioni, dovrebbe essere un elemento noto a tutti coloro che dicono di saper lavorare in team, a coloro che si pongono quali professionisti, ma, anche nella vita, da l’immagine di una persona completa e capace: una persona, insomma, che sa guardare alla vita in modo positivo mettendoci la propria competenza e capacità.
Non è un atteggiamento semplice e può capitare di non avere sempre la soluzione, ma è fondamentale tenere sempre sotto controllo il proprio modo di fare, ottenendo così stima e fiducia nelle persone che vengono coinvolte, o sono le promotrici stesse del problema.
Un messaggio subliminale, per chi lo volesse ascoltare, che può diventare un vero e proprio tesoro da utilizzare nel quotidiano.