Prossemica: la sfera dell’intimità è data dalla distanza di un braccio teso!
Il signor Edward Hall, antropologo americano, negli anni ‘60 ha coniato questa nuova terminologia ed elaborato una nuova disciplina. La prossemica si occupa del modo in cui l’uomo usa lo spazio intorno a sé, di come reagisce ad esso, e di come, usandolo, può comunicare certi messangi in linguaggio non verbale.
Delle quattro zone identificate (zona intima, personale, sociale e pubblica) mi interessa particolarmente quella personale.
La zona personale si estende da 50 cm a poco più di 120 cm, cioè lo spazio corrispondente al nostro braccio disteso fino al limite di ciò che possiamo toccare e afferrare. Quando due conoscenti si incontrano per strada e si fermano a parlare, di solito, si tengono a questa distanza. (?)
Ma non tutti rispettano la zona personale. Proprio domenica mattina mi sono ritrovata infastidita da una signora che, per passare fra me ed il mondo, ha strusciato le sue enormi tettone sul mio braccio facendomi barcollare. L’ho odiata.
Capita anche a voi? Ritenete eccessiva questa barriera difensiva?