Un fine settimana insolito. Due amiche. Due persone bellissime hanno riempito le nostre giornate, colmato di gioia i nostri cuori.
Con loro siamo a nostro agio. Come sentirsi in famiglia (parafrasando una frase di Daria), tanto da sentire il vuoto alla loro partenza.
Siamo ritornati a godere insieme della nostra Milano.
Per noi è iniziato prima.
Scarichiamo da internet percorsi cittadini, cose da fare, da vedere. Ci studiamo un po’ la storia milanese, dimenticata negli annali della nostra infanzia. Puliamo a fondo la nostra casetta per renderla il più profumata ed ospitale possibile. Contattiamo alcuni amici per festeggiare insieme l’arrivo delle nostre amichette romane. La spesa per il pranzo della domenica tutto milanese. La scelta di ogni particolare rendendo divertente ogni confronto con Lele.
L’emozione dell’arrivo, insieme ad amici. L’accoglienza a piena voce, le urla di Francesca fuori dalla stazione e l’abbraccio stretto, stretto come se fossero secoli che non lo facciamo.
L’entusiasmo quasi adolescenziale, nel dividersi maschietti e femminucce in due macchine.
Le chiacchiere quasi urlate, continue. C’è tanto da dire. C’è tanto da fare.
Da Peppino, il nostro ristoratore di fiducia, alla Pazzeria, il pub degli amici, dove tiriamo fino al cuore della notte. Al pranzo a casa di Mariantonietta che, con amore e cura, ci ha preparato un pranzo Milanese con i fiocchi. Alla visita al Castello Sforzesco, all’Arco della Pace, al Parco Sempione. Fino ai Navigli, tappa immancabile, corso Vittorio Emanuele, la Galleria del Corso. Il Duomo, con la sua pace, la sua maestosità. La pioggia immancabile della quale non ci siamo nemmeno resi conto.
E le chiacchierate notturne. Il film tutti insieme, sul lettone. I risvegli e la buona notte. Le file per il bagno…
Momenti bellissimi, di grande aggregazione. Di conoscenze approfondite. Di arricchimenti della nostra persona. Ognuno a modo proprio con le proprie introspezioni, con i propri convincimenti.
E ritrovarsi soli, io e Lele, nel nostro lettone a parlare a lungo di queste bellissime persone?
Il Lady, la Tosca, Federico… mancava solo Willy e poi eravamo davvero tutti una grande famiglia.
E ancora una volta ritrovarsi a dirsi addio, con il magone, i lucciconi agli occhi e la promessa di ritrovarsi presto… molto presto, perché non possiamo stare troppo lontani.