Premessa
Dopo mesi di blog, fra alti e bassi, sempre con il crescente desiderio inconscio di renderlo più reale possibile, più verosimile alla mia personalità, mi sono chiesta cosa fosse davvero per me il blog.
DIVAGAZIONE.
Qualche giorno fa ho “scoperto”, Strepto. Un veloce scambio, giusto un paio di commenti, che mi hanno incuriosita spingendomi ad andarlo a trovare.
“In quei giorni era in corso una diatriba animata, forse più animosa, nei confronti di una bloggers piuttosto nota di Tiscali. Nonostante il titolo utilizzato da Strepto per il suo post, dove il nome della persona veniva storpiato in una parodia della stessa, ho affrontato la lettura. Con mio immenso stupore mi sono ritrovata immersa in un mondo fatto di parole curate e ricercate, di chiarezza nell’esposizione dove l’autore, a prescindere, era riuscito a creare quella bella situazione, non comune in questa piattaforma, di coinvolgimento rendendo l’argomento, di per sé opinabile, interessante; tant’è che lo linkai fra i miei preferiti.”
(Forse il giorno dopo) in strepto free zone, trovai un nuovo articolo che attirò la mia attenzione tutto il giorno. Mentre lavoravo mi ritrovavo ad aprire la pagina dell’articolo, aggiornandola per leggere i commenti che pervenivano, curiosa, soprattutto, delle parole che l’autore avrebbe scritto. Durante i tempi morti, che mi concedeva il lavoro, girovagavo su diverse piattaforme(1) per approfondire l’argomento, copiando ed incollando alcune cose che, successivamente, avrei riletto a casa con calma per chiarirmi le diverse posizioni e punti di vista. Non commentai. Decisi di farlo solo alla fine della serata ma senza riferimenti specifici all’articolo. Stabilii che era lo spunto buono per postare anche sulla mia ?testatina virtuale? in modo insolito, visto che la stessa si è sviluppata, nel tempo, come “diario personale”.
Con il permesso di Strepto nasce dunque il mio articolo.
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Negli ultimi tempi, come già molti hanno notato, il mondo di Tiscali Blog ha preso una forma quasi polemica. Inutile ribadire concetti che si possono trovare chiaramente espressi da Strepto, quali noia, scontento o depressione, in suoi diversi post.
L’interpretazione, però, del blog stesso, soprattutto in questa piattaforma, forse è un po’ sfuggita di mano.
Tiscali da una spiegazione inequivocabile circa la definizione di blog. Cito solo alcune frasi che, al momento dell’apertura del mio spazio virtuale, mi hanno fatta decidere. “Nasce come diario intimo, grafica essenziale, poche righe di html. Un blog è uno spazio sul web dove poter raccontare storie, esperienze e pensieri una sorta di diario di bordo che ognuno di noi può “tenere” e condividere con gli altri. L’importante è poter scrivere senza complicazioni tecniche e senza intermediazioni. Non esistono tematiche prefissate”
Per chi, come me, è approdato a questa realtà in modo dilettantistico, senza particolari velleità la realtà che offriva, e che ancor oggi offre, Tiscali era più che accettabile.
D’altro canto il vero successo, per quello che mi riguarda, è stata proprio la possibilità di lasciare un segno del mio passaggio, il rapportarsi, creando quindi un confronto, il più delle volte con persone a me completamente sconosciute. Non avevo pensato a questa piattaforma quale una reale piattaforma d’informazione.
Ammetto, però, che la stessa, anche ai miei occhi illetterati, risulta banale se confrontata con piattaforme gestite in modo decisamente più professionale e attinente a quella che è la sfera del “blogger d’informazione”. In effetti, in alcune giornate di “noia professionale” ho intentato visite su diversi blog provando mestizia. Mi ritrovavo, in definitiva, a chiudere il mio mondo virtuale ai pochi noti. Mi bastava e, forse, mi basta ancora visto che il tempo da dedicare a questo strumento rimane, comunque, piuttosto limitato. Continua ad esistere perché continua a mantenere la forma per cui è stato creato.
Sicuramente però qualche critica a chi ci ospita si potrebbe muovere. Critica che nasce dalla voglia di miglioramento.
Parallelismi.
Anche se, in una prima superficiale indagine, alcune fonti sono comunemente d’accordo che il blog nasce quale spazio autogestito dove vengono pubblicate in tempo reale notizie, informazioni, opinioni di ogni genere ed è quindi uno strumento di libera espressione, le stesse differenti piattaforme invitano ad una lettura dei blog in modo più ordinato e concreto. Le home page non sono bombardate da miriadi di informazioni pubblicitarie. Emergono soprattutto le categorie dei vari settori ai quali i blogger affidano le loro informazioni, rendendo più agevole la ricerca. Inseriscono spesso dei moduli per la richiesta mirata.
Arricchimenti “scenici”.
Molto banalmente potrei aggiungere cose che già qualcuno ha sottolineato più volte, quale una maggiore personalizzazione grafica del proprio blog, piuttosto che la possibilità di inserire una sezione fotografica più approfondita.
Qualcosa che però mi sta forse più a cuore.
Eticità.
Girovagando come potrebbe fare un ragazzino qualsiasi, spesso mi sono imbattuta in blog indecenti, con caratteristiche marcatamente erotiche se non, addirittura, chiaramente hard arricchiti, magari, da qualche “bella immaginetta” che corroborasse maggiormente l’idea o, magari, blog con istigazione all’odio razziale.
Ed allora: va bene la libertà d?espressione, va bene la facoltà di poter “cliccare sulla X”, quando non è nostra intenzione appropriarsi di determinate letture, ma il decadimento della piattaforma acquisisce maggiore importanza per la mancanza di buon gusto.
Troppa moralità da parte mia o troppo poca attenzione da parte della Redazione?
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Citazioni:
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