Eccomi. Sono arrivata trafelata e con un mal di testa che ormai mi perseguita da oltre un’ora.
Fuori l’aria è gelida (aria di neve, direbbe la mia mamma), il cielo di Milano è grigio chiaro ma ai miei occhi appare ossessivo come nelle più classiche giornate oscure. Non è l’oscurità interiore… è davvero il mal di testa!
Ciao mondo. Finalmente mi decido, dopo giorni di ripensamenti, ed apro il mio blog.
In realtà ho scoperto questo nuovo modo di relazionarsi da poco tempo. Mi ha incuriosita e affascinata. Ci provo. L’idea di potermi “mostrare” tra le righe con pensieri concentrati in sconclusionate frasi non mi dispiace. Forse anche il piacere di lasciar trapelare, soprattutto ad amici che presto sapranno, quel qualcosa che diversamente comporterebbe momenti di dialogo diretto, che non sempre ho voglia di affrontare. Meglio questo mezzo. Quieto. Appartato. Dove posso scrivere e cancellare all’infinito.
Sono circondata. Gente che parla di bambini (un collega presto ne avrà uno) e dall’altra parte, solo armadi dividono le nostre scrivanie, altra gente che parlotta di tutt’altro. La confusione impazza seppure silenziosamente.
La postazione mac dove per ora presiedo, rumoreggia e implementa il mio tormento. Il fastidio sale e le parole “onore di tenere al battesimo … “”mi regali la borsettina…” “cosa ne pensi delle borse?…” ormai sono un riverbero nei miei pensieri.
Cerco un po’ di concentrazione ma non è facile e quindi desisto… magari dopo la pausa sarà più semplice.
Tratto da Area Creativa