Ma viene naturale chiedersi perché. Perché la nostra stupida Italietta sia arrivata a soffocare anche il piccolo imprenditore (imprenditore mi sembra quasi un eufemismo…), a ridurlo al convincimento che, forse, è meglio chiudere, sopraffacendolo di tasse e di nuove disposizioni retroattive. Perché facciamo parte di una civiltà in cui non è possibile vivere dignitosamente? Perché bisogna trovare degli escamotage “fuorilegge” per poter sbarcare il lunario? Perché il dipendente si ritrova a fine mese uno stipendio decurtato del 45% di voci che è davvero difficile comprendere? Perché oggi lo sconforto è così grande da desiderare di buttare via tutto e diventare una pedina in mano a gente senza scrupoli, appannandosi, appiattendosi e tirando la cinghia?
Un delirio… ed io non voglio e non posso cedere. Il commercialista pensa che… vabbè troveremo una soluzione. Studieremo, valuteremo, ci sarà pur una soluzione per poter vivere e lavorare facendo davvero ciò che è il massimo del nostro sogno, con dignità, con la soddisfazione di chiudere la porta della Scuola, la sera, e sapere d’aver fatto il massimo? Voglio continuare a sperare che ci saranno nuove porte aperte in futuro e potremo lasciare ai nostri figli qualcosa di concreto in cui credere.