Giorni fa mi ha scritto una ragazza.
Mi ha commossa. Ha parlato di Tony senza sapere nulla di lui. Perché lei, quella mattina, alla stazione di Trecate c’era.
La morte di Tony
Io quella mattina ero li … come al solito in ritardo, le otto meno cinque, tremo ancora mentre scrivo. Scendo dalla macchina del mio ragazzo mentre il treno arriva in stazione lentamente…sono di fronte al treno ma le porte non si aprono.. mi chiedo il perché. pochi secondi e sento le urla ” chiamate un’ambulanza chiamate un’ambulanza” una persona è finita sotto al treno sento una ragazza che parla al telefono con qualcuno tremando e piangendo “non si è buttato è scivolato” tremo anche io non capisco più niente, c’è gente che piange, gente che urla, gente che curiosa si avvicina e racconta scene da brivido? c’è anche qualche stupido che pensa solo a come fare per arrivare a lavoro? io non riesco a non pensare che in un attimo la vita di una persona (non so ancora chi sia e quanti anni abbia ) è finita così mentre si recava a lavoro, mentre faceva una cosa di tutti i giorni. Il mio pensiero va subito alla famiglia, alle persone che gli vogliono bene che lo credono su un treno che lo porta a lavoro., a chi l’aspettava in ufficio alle 9 ma aspetterà invano Racconto tutto al mio ragazzo che cerca di farmi star calma ma non ci riesco… anche io tutti i giorni sono lì in stazione a prendere lo stesso treno, vado anche io a Milano a lavorare.
Arrivo in ufficio cerco su internet di trovare qualche notizia, ma niente nessuna notizia. Solo 2 giorni dopo vengo a sapere che si tratta di un ragazzo di 26 anni, proprio la mia età!
Come voi continuo a chiedermi perché, so che i genitori stanno cercando qualcuno che fosse li vicino a lui per capire cosa sia successo? io ero lontano mi spiace non poter aiutare loro e non avere potuto aiutare lui quella mattina? Ieri ho scoperto il suo cognome sul giornale locale di Trecate “Cosentino” mi sembra sia un cognome calabrese, chissà di quale zona della Calabria è originaria la sua famiglia. Anche io sono calabrese!
Non lo conoscevo di persona, non so se ci siamo mai incontrati su quel treno ma ho pregato per la sua anima e per la sua famiglia.
Oggi cercando ancora sue notizie perchè volevo capire, sapere qualcosa di lui, del suo lavoro, dei suoi amici, della sua vita ? io che, senza il mio volere, sono stata presente alla sua morte, ho trovato il sito dove hai scritto di lui e volevo dirti solo che pregherò per lui come ho già fatto e da adesso anche per Daniela perché possa trovare il coraggio di vivere.
Eve
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Ecco… questo era il testo della mail. Ho capito che internet è un mezzo che, se a volte può essere devastante, in altre occasioni aiuta. A me ha aiutato a trovare una persona che mi potesse passare qualcosa di più sul buio della morte di Tony. Mi ha aiutata e consolata ed ha aiutato molti di noi che amaramente si facevano domande.
Non so bene chi ringraziare ancora per l’esistenza di questo mezzo ma sicuramente è una bella invenzione.