Mi fa bene questo periodo…
Venerdì, ufficialmente, è stato l’ultimo giorno di lavoro prima di tre settimane, mai abbastanza lunghe!, di agognate vacanze.
Vacanze, sorrido amaramente ma il pensiero si è già dato per vinto!
Saranno vacanze come non facevo da… wow… tempo immemorabile.
Lavoro, dedizione ed amore per la scuola di Lele.
In pieno fermento il cambiamento, già attivo da più di un mese, giungo che il peggio è passato ma ora, ora, inizia la fase più creativa e “costruttiva”.
Ora si rimette a posto.
Ho dato il “cambio” a mio figlio Willy che si è preso, con suo padre, dieci giorni di riposo sull’Appennino Tosco-Emiliano… non meritato, per quanto gli riguarda, ed un po’ di animosità sale quel tanto che basta per ricordarmi tutte le preoccupazioni che quel ragazzo mi da, seppure, a volte, senza nemmeno rendersi conto.
Fede, mio figlio grande, è andato in ferie con la sua ragazza… è in Corsica in questo momento ma stasera, secondo programmi, passerà in Sardegna. Lui, invece, pare sulla via del miglioramento… bhè, a ventiquattro anni ci aspettano forti cambiamenti… e all’apparenza qualcosa sta succedendo. Una vita più equilibrata, data da quel lavoro tanto agognato che finalmente pare appagarlo e dargli lo stimolo di ripresentarsi puntuale il giorno dopo. Un nuovo essere umano, dopo tanti anni, che giorno dopo giorno, con pazienza, attende l’amore del suo cuore duro… ma non è un cuore duro, è come suo padre che pare incapace d’amare ma, banalmente, è semplicemente incapace di dimostrarlo perchè troppo preso da sè stesso.
E poi c’è la mia piccola Sara, in arrivo… tatina lei! Ancora non fonte diretta di preoccupazioni ma lascia quel sottile filo indissolubile con le paure. Fino a quando non sarà sotto i miei occhi, anzichè dentro il mio pancione, non smetterò di temere per lei. E’ vero, non sarà la sua presenza, comunque, a garantirci la stabilità del suo benessere ma… aiuterà e ci darà modo di provarci a plasmare una creatura con la forza del nostro amore e con il riflesso di una buona e stabile famiglia…
Quindi, si comincia così. Migliorare da ciò che abbiamo per cercare di offrire il meglio a chi sta per arrivare ma anche, e soprattutto, a chi c’è già.
Il tempo è inclemente… devo andare a preparare il dessert per mezzogiorno, chè siamo ospiti della sorella di Lele…
Ma il discorso non lo chiudo qui. Ho troppe cose da dire, ancora.